SOLOCOREOGRAFICO Solo Dance Festival

SOLOCOREOGRAFICO Solo Dance Festival

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SOLOCOREOGRAFICO

Nel 2023 si tiene la decima edizione torinese di SOLOCOREOGRAFICO Solo Dance Festival, il festival per la composizione coreografica d’assolo, diretto e realizzato dal coreografo torinese Raffaele Irace in collaborazione e con il supporto dal 2021 di Teatro Café Müller. Il festival è concentrato a Torino in tre giornate. Nelle prime due serate spazio alla performance dal vivo, momento centrale del SOLOCOREOGRAFICO Solo Dance Festival: sul palcoscenico le migliori coreografie e danzatori selezionati tramite bando internazionale. Una sezione dedicata ai nuovi giovani talenti emergenti completa il festival nella terza giornata.

Genere circo contemporaneo

Franca Pagliassotto

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Franca Pagliassotto

Franca Pagliassotto, ballerina e coreografa nata a Torino, inizia gli studi di danza alla scuola Ariadne di Torino con i maestri Giulio Cantello ed Eva Maxcay. Studia a Parigi con Peter Gross e, in seguito a Vienna con Ismael Ivo. Nel 1984 apre la scuola di danza Il Gabbiano a Torino, della quale è tuttora Direttrice Artistica. Nel 1989 fonda la Compagnia di Danza Il Gabbiano. Nel 1998 inizia a collaborare con il coreografo Ismael Ivo e con Marcia Haydee, e approfondisce i suoi studi in Tecnica Horton e Yoga Ballet a Vienna durante il Festival Internazionale Impuls Tanz, dove lavora come assistente alle lezioni di Ismael Ivo. Nel 2004 consegue la Laurea in Scienze Educative Tersicoree presso l’Università di Bologna, con una tesi sullo sviluppo della Sagra della Primavera nella storia della coreografia. Dal 2003 al 2004 è assistente del coreografo Matteo Levaggi per la Compagnia BTT – Balletto Teatro di Torino. Dal 2003 collabora stabilmente con il coreografo brasiliano Ismael Ivo come assistente alle coreografie per le produzioni del Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia e per la altre produzioni del coreografo.

Genere circo contemporaneo

Jacob Olesen e Giovanna Mori

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Jacob Olesen e Giovanna Mori

Jacob Olesen e Giovanna Mori portano in scena nel 2023 con ironia e uno stile tragicomico e leggero, una profonda riflessione sul senso della vita con lo spettacolo Oibò sono morto. I due attori immaginano un luogo di passaggio tra la vita terrena e l’eternità assoluta e qui accade che l’anima di un uomo, da poco trapassato, si innamori dell’anima di una donna. Quella che sembrava la storia di una fine, in realtà è l’inizio di una storia d’amore, senza paura di retorica. Jacob e Giovanna si incontrano a Parigi dove frequentano, a un anno di distanza, la scuola J. Lecoq. Dall’inizio degli anni Ottanta Jacob Olesen lavora nella compagnia Donati Olesen, mentre Giovanna Mori, insieme a Rosa Masciopinto, fa parte del duo Opera Comique.

Genere circo contemporaneo

compagnia Funa

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compagnia Funa

La ricerca artistica della compagnia Funa unisce danza contemporanea, danza aerea e verticale, musica dal vivo, video mapping, teatro fisico e teatro-danza, design, formazione al fine di ampliare i confini espressivi nel rapporto tra corpo, voce e spazio. Funa è una collettivo di danza e danza verticale che nasce nel cuore del sud Italia, a Napoli, nel 2018 dall’incontro tra la danzatrice, performer e coreografa Marianna Moccia e l’acrobata Viola Russo con lo scopo di creare un nuovo linguaggio artistico capace di attraversare e sintetizzare diverse discipline e pratiche corporee. Nel 2020 con l’intento di ampliare le proprie competenze Funa si ingrandisce: entrano a far parte del team Sara Lupoli (coreografa e performer), Chiara Barassi (attrice e performer), Valeria Nappi (danzatrice) e Maria Anzivino (danzatrice e performer).

Nel 2021 FUNA vince il bando dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli (H)earth-Ecosystem of Arts and Theater dei Teatri Associati di Napoli. Con B.O. in G. – body orchestra in groove motion è tra i vincitori del bando ON.LIFE indetto dal centro coreografico ArtGarage diretto da Emma Cianchi per gli artisti che, attraverso il linguaggio della danza e con il supporto delle nuove tecnologie, vogliono impegnarsi nella realizzazione di performance, installazioni, video creazioni.

Genere circo contemporaneo

Eleni Fotiou e Gabriel Taiar

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Eleni Fotiou e Gabriel Taiar

Eleni Fotiou e Gabriel Taiar sono due artisti di circo contemporaneo, entrambi diplomati presso l’Accademia di Fondazione Cirko Vertigo. Eleni (Grecia), fa parte del Collettivo 6tu e la sua specialità è corda aerea, Gabriel (Brasile) insegna presso l’Accademia Cirko Vertigo e la sua specialità è roue cyr. Assieme hanno creato lo spettacolo Vuoto, nel quale il linguaggio circense e quello teatrale sono utilizzati per dare corpo alla sensazione che rimane quando si perde una persona importante nel corso dalla vita. Fra momenti comici e non, i due interpreti portano in scena la storia e la relazione che si instaura fra i loro due personaggi.

Genere circo contemporaneo

Carlo Cerato

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Carlo Cerato

Carlo Cerato è un giovanissimo giocoliere che dopo il CNAC – Centre national des arts du cirque dà vita nel 2019 al suo primo progetto indipendente, il gruppo Edo Cirque, assieme a Ramiro Erburu e Léon Volet. A seguito della selezione per il 42° Festival Mondial du Cirque de Demain, Carlo ha ideato l’assolo Llabyellov, il suo primo da solista. Ironico, tecnico, originale, è un collage astratto di esplorazioni di giocoleria, forme, colori, costumi, videoproiezioni, musica.

Genere circo contemporaneo

Salvatore Cappello

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Salvatore Cappello

Nato e cresciuto in Sicilia, Salvatore Cappello comincia i suoi studi circensi nel 2009 all’Accademia Cirko Vertigo. In seguito parte per Parigi e nel 2015 ottiene la Laurea d’Artista di Circo Professionale presso l’Accadémie Fratellini a Parigi. Da allora si sposta tra Francia, Spagna, Grecia, Italia, e collabora con i più importanti registi e le maggiori compagnie di circo contemporaneo fra cui David Bobée, Camille Boitel, Julie Mondor, Raphaelle Boitel, Pierre Meunier, La Horde. Si esibisce in numerose opere liriche in particolare, per Ricci/Forte, nel Nabucco di Verdi al teatro Reggio di Parma nel 2019. Salvatore, artista eclettico, punta all’elaborazione di un linguaggio corporeo che mantenga una intensa drammaticità teatrale. Nel 2023 porta in scena il suo spettacolo Miniminagghi, una ballata sulla Sicilia.

Genere circo contemporaneo

Nicola Bertazzoni

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Nicola Bertazzoni

Nicola Bertazzoni, specializzato nella tecnica del verticalismo, nei suoi lavori vuole avviare un dialogo con il pubblico, davanti al quale porta tutte le fragilità della sua tecnica, fatta di micromovimenti e di rapidi impulsi che non si percepiscono da lontano, un sistema complesso di muscoli sensitivi che collaborano per mantenere una “illusione di immobilità”. Nel suo solo Maman aime beaucoup les fraises affronta tutti i dubbi e le emozioni derivati dall’aver scoperto di indossare da sempre, senza saperlo, degli occhiali con i quali ha filtrato il mondo, falsando la realtà.

Genere circo contemporaneo

Fondazione Cirko Vertigo

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Fondazione Cirko Vertigo

Fondazione Cirko Vertigo è un centro internazionale di creazione e produzione, polo di formazione professionale e universitaria (Laurea triennale equipollente in Dams) nell’ambito delle arti circensi e residenza per giovani artisti attivo da 20 anni e con sede in Piemonte a Grugliasco. Nata nel settembre 2016, la Fondazione Cirko Vertigo eredita il patrimonio di attività, conoscenze, valori maturati dall’Associazione Qanat Arte e Spettacolo, fondata a Torino nel 1999 da Paolo Stratta come prima esperienza italiana di formazione alle arti circensi che non afferisse al circo tradizionale.

L’Associazione ha promosso nel 2002 il primo corso di formazione professionale per Artista di circo contemporaneo, a Torino in via provvisoria e poi, dal 2005, nella sede di Grugliasco (che ne è il partner principale), dove mantiene ancora oggi il proprio quartier generale presso il Parco Culturale Le Serre. Nel 2022 il riconoscimento come primo corso di laurea triennale in Circo contemporaneo d’Italia. 

Con questo riconoscimento, la Fondazione, con la sua Accademia, riconferma la propria vocazione ad essere “hub” creativo e formativo, preparando le giovani promesse del circo contemporaneo all’entrata diretta nel mondo del lavoro grazie alla collaborazione con il centro di produzione blucinQue/Nice e avviando così un percorso, unico in Italia, in grado di seguire gli artisti nascenti dalla formazione all’ingresso in compagnia o alla creazione e produzione di nuove opere di circo contemporaneo. Nel 2023 porta in scena Exit, Impromptu, Extraordinaire e Petite Promenade.

Genere circo contemporaneo

Duo Kaos

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Duo Kaos

Duo Kaos è una compagnia di circo contemporaneo italo-guatemalteca nata nel 2009 dall’incontro di Giulia Arcangeli e Luis Paredes, artisti poliedrici e di talento, con base nelle Marche. Dal 2016 la compagnia è riconosciuta e apprezzata oltre i confini nazionali con lo spettacolo Time to Loop, che conta oltre 300 repliche all’attivo ed è stato ospite di festival e rassegne in tutto il mondo. La loro ultima creazione si chiama Horizonte, uno spettacolo multidisciplinare realizzato in coproduzione con Marche Teatro, che ha debutto nel 2021 al Teatro delle Muse di Ancona nel contesto della storica vetrina internazionale In teatro Festival. 

Il nuovo progetto di ricerca su cui la compagnia sta lavorando si intitola Flora #1, di cui a dicembre 2022 è andata in scena una prima restituzione. Il lavoro si muove attorno ad alcune parole chiave che vanno ad ampliare delle linee di pensiero lungo le quali si sviluppano, senza soluzione di continuità, la ricerca drammaturgica e l’azione scenica. I concetti di semina, seme e doppio sono i punti di partenza. Su queste suggestioni si declina la ricerca dei gesti e dei movimenti. La continua possibilità della vita e quanto essa, dalla purezza del suo potenziale in seme, si sviluppi plasmata dalla relazione con lo spazio, il tempo, l’altro da sé. Uno spazio immersivo dove lo spettatore è invitato ad abbandonare lo sguardo e una piattaforma circolare, con il pubblico disposto intorno a 360 gradi. In Flora #1 gli artisti Giulia Arcangeli e Luis Paredes Sapper si muovono sulla scena contaminando le tecniche del circo contemporaneo – bicicletta acrobatica, mano a mano e l’utilizzo di un attrezzo aereo creato dalla compagnia – con la ricerca coreografica. 

Genere circo contemporaneo

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