Danza e linguaggi corporei contemporanei

Ripartiamo dall’elemento più semplice, la presenza.
Il nostro corpo, libero da posture scorrette, riscopre la possibilità e la forza di esprimersi e di relazionarsi allo spazio e agli altri.
La presenza consapevole del proprio corpo e della propria voce, elementi fondamentali per lavorare in scena usando il linguaggio del teatro fisico totale.
Dopo un training fisico-vocale ci si concentra in un ascolto totale degli altri, lavorando su esercizi di relazione con gli altri corpi, cercando di entrare in rapporto senza necessariamente lavorare sul contatto. Si studiano elementi molto semplici: il respiro, il gesto, per poi tentare l’azione attraverso la relazione danzata e l’emissione vocale.
Corpo e voce dunque sempre assolutamente “presenti” alla ricerca di un possibile linguaggio, dove diventa indispensabile passare attraverso uno sguardo nuovo e lucido, attraverso una generosità e un coraggio frontali.

Michela Lucenti – incontra il lavoro della compagnia di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik, conoscenza importante che segnerà profondamente le sue scelte. Frequenta la Scuola Biennale del Teatro Stabile di Genova. Contemporaneamente incontra l’ultima fase del lavoro di ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. Come naturale prosecuzione dell’esperienza de L’IMPASTO Comunità Teatrale Nomade, frutto della lunga collaborazione artistica con Alessandro Berti, nel 2003 fonda il progetto BALLETTO CIVILE. Michela Lucenti con lo spettacolo IL SACRO DELLA PRIMAVERA, nell’ambito del Premio Roma Danza 2011, è stata premiata dalla giuria internazionale presieduta da Ushio Amagatsu con il prestigioso Contributo alla produzione per la creazione di una coreografia inedita per il Washington Ballet (da realizzarsi a Washington DC – USA nella primavera 2013).