ABCircus
Fondazione Cirko Vertigo

ABCircus

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Fondazione Cirko Vertigo
21 > 27 Maggio 2025
21 maggio ore 09:30, 11:00
22 maggio ore 09:30, 11:00
23 maggio ore 09:30, 11:00
26 maggio ore 11:00
27 maggio ore 09:30, 11:00

Sul Filo del Circo Chapiteau Vertigo
Grugliasco (TO)
via Tiziano Lanza, 31
CHAPITEAU VERTIGO
via Tiziano Lanza, 31 – Grugliasco

SPETTACOLO RISERVATO ALLE SCUOLE
Un tour guidato dallo staff di Fondazione Cirko Vertigo nello Chapiteau Vertigo, alla scoperta dei suoi segreti, degli attrezzi del mestiere, della storia del circo e della vita quotidiana degli artisti e dei tecnici. Un’occasione di incontro dedicata ai giovanissimi che avranno modo di porgere domande e soddisfare tutte le loro curiosità sul circo contemporaneo.

con Matilde Rizza
durata 15 minuti
pubblico 6+
genere visita guidata

Rêve encore plus

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The Foehn Company
18 Maggio 2025
ore 17:00
Sul Filo del Circo Chapiteau Vertigo
Grugliasco (TO)
via Tiziano Lanza, 31
CHAPITEAU VERTIGO
via Tiziano Lanza, 31 – Grugliasco

Danza e circo contemporaneo sono i linguaggi che gli artisti marocchini Hamza El Alouani e Chaouki Amellal utilizzano in scena per portare il pubblico a immergersi nei loro sogni e nelle loro emozioni. Il cerchio della roue cyr simboleggia geometricamente il portale verso infiniti universi immaginari, in cui il gioco è la chiave per attraversarli.

con Hamza El Alouani e Chaouki Amellal
costumi e tecnica Julie Keyser
musica Samuel Neyhousser
durata 50 minuti
tout public

genere circo contemporaneo

Rêve encore plus

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The Foehn Company
17 > 18 Maggio 2025
17 maggio ore 21:00
18 maggio ore 17:00

Sul Filo del Circo Chapiteau Vertigo
Grugliasco (TO)
via Tiziano Lanza, 31
CHAPITEAU VERTIGO
via Tiziano Lanza, 31 – Grugliasco

Danza e circo contemporaneo sono i linguaggi che gli artisti marocchini Hamza El Alouani e Chaouki Amellal utilizzano in scena per portare il pubblico a immergersi nei loro sogni e nelle loro emozioni. Il cerchio della roue cyr simboleggia geometricamente il portale verso infiniti universi immaginari, in cui il gioco è la chiave per attraversarli.

con Hamza El Alouani e Chaouki Amellal
costumi e tecnica Julie Keyser
musica Samuel Neyhousser
durata 50 minuti
tout public

genere circo contemporaneo

Heroes

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compagnia blucinQue
TEATRO CAFÉ MÜLLER
Via Paolo Sacchi, 18/d – Torino

Evento speciale
PRIMA NAZIONALE

Ho creato in me varie personalità. Creo personalità costantemente. Ogni mio sogno si incarna immediatamente nell’attimo stesso in cui è sognato, in un’altra persona che comincia a sognarlo, una persona diversa da me
. Queste parole di Fernando Pessoa sono il cuore pulsante di Heroes, una creazione che attraversa danza, teatro fisico, musica dal vivo e performance contemporanea per esplorare il tema dell’identità frammentata e della metamorfosi continua dell’essere. Cinque performer — quattro danzatori-attori e una musicista dal vivo (violoncellista e compositrice di musica elettronica) — evocano sulla scena un caleidoscopio di identità, attraversando mondi diversi e cangianti. Ogni personaggio rappresenta una figura ispirata a icone del cinema o della musica, da David Bowie, cui lo spettacolo deve il titolo, al presentatore di Cabaret, passando per figure storiche del clown come Grock e la famiglia Fratellini. Heroes è un’esperienza visiva e sonora che, attraverso il corpo e il suono, esplora il confine tra identità e finzione, omaggiando la cultura pop e la storia dell’arte performativa con uno sguardo profondo e coinvolgente sulla complessità dell’esistenza umana.

ideazione e direzione Caterina Mochi Sismondi
creazione e performance Elisa Mutto (danza capillare), Michelangelo Merlanti (danza e roue cyr), Nicolas Benezech / Alexandre Duarte (cinghie e acrodanza), Jonathan Lemos (danza e giocoleria), Ivan Ieri (attore)
musica elettronica e violoncello Beatrice Zanin
rielaborazione e scrittura testi Ivan Ieri
direzione luci Massimo Vesco
video e fonica Andrea Ruta
durata 75 minuti
pubblico 8+
genere teatro danza, performance contemporanea

Drag me into this freak show

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Vladimir Ježić |
The Nerve Cabaret |

TEATRO CAFÉ MÜLLER
Via Paolo Sacchi, 18/d – Torino

Cabaret drag, circo, freak show, danza, burlesque, commedia, musica: Drag me into this freak show, ideato da Vladimir Jezic in collaborazione con The Nerve, coniuga l’arte del drag con il circo tradizionale, freak e circo contemporaneo. Il mondo e l’estetica del circo tradizionale sono da sempre di grande ispirazione per le drag queen, l’arte del drag da sempre risponde al bisogno di esprimere qualcosa di diverso, di speciale e unico, così come il circo tradizionale e il circo dei freak è da senpre casa per i diversi, gli incompresi, i rifiutati ai margini della società e offre l’opportunità di trasformare il difetto in punto di forza. Drag me into this freak show unisce e festeggia la diversità, l’originalità e l’arte in tutte le sue forme: una serata unica, eclatante e sopra le righe, ricca di colori, emozioni, risate, drama, trash e bellezza senza limiti.

progetto ideato da Vladimir Ježić
in collaborazione con The Nerve Cabaret
con Vlad Baldracula, Altaria, Gattia, Utopika, Croce, D’Omo Valentino, Laetitia Filippi, Felipe Flores, Carlos Rodrigo Parra Zavala, Luisella Tamietto
durata 90 minuti
pubblico 15+
genere cabaret drag e circo contemporaneo

Why

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compagnia blucinQue

Un omaggio a Luciano Berio, Grock e al paradosso dell’esistenza

Sinossi e concept

WHY è un duo di teatrodanza, musica dal vivo e circo contemporaneo, nato come estratto dalla nuova produzione 2025 Heroes di Caterina Mochi Sismondi. Si sviluppa come una riflessione sul concetto di frammentazione e spiazzamento del corpo, dello spazio e del suono. Attraverso il movimento, la voce e la musica, i performer sono alla ricerca di una propria presenza e identità anche attraverso la domanda universale: “Perché?” – lo stesso enigmatico Warum che ispirò Luciano Berio nella composizione della sua celebre Sequenza V per trombone, dedicata a Grock, considerato l’ultimo grande clown della storia. In occasione del centenario di Berio, l’opera intende anche rendere omaggio a un compositore che ha rivoluzionato la sperimentazione e il concetto stesso di genere musicale.

Linguaggi e drammaturgia

Lo spettacolo si muove su un registro multidisciplinare, intrecciando danza, tecniche circensi, comicità poetica e musica dal vivo. Il movimento scenico alterna leggerezza e tensione, costruendo un’atmosfera sospesa tra paradosso, malinconia e stupore in uno spazio che diviene una bolla sospesa, tra passato, presente e futuro.

Il corpo, la voce, il clown

I due performer in scena, attraverso un linguaggio che fonde danza, composizioni vocali e tecniche circensi, indagano le contraddizioni dell’identità sospesa, richiamando la figura emblematica di Grock come rappresentazione dell’umanità frammentata che si ricompone nella continua ricerca di significato. Il clown si trasforma così in allegoria dell’essere umano che sogna, ride, cade, cerca e persiste instancabilmente nella sua domanda fondamentale: «Perché?»

Un viaggio poetico tra comicità e dramma

WHY è una ricerca esistenziale aperta sul significato dell’essere, della creazione e della fragilità e della possibilità di calare la maschera e la corazza che ci protegge. Attraverso una combinazione delicata e potente di danza, tecniche circensi con attrezzi che richiamano per forma la più piccola maschera del mondo, il “naso rosso” quindi una Roue Cyr e le palline della giocoleria, musica e poesia scenica, lo spettacolo conduce il pubblico in un’esperienza visionaria, capace di interrogare e commuovere. Lo spettacolo è un viaggio senza meta, che accoglie il mistero dell’esistenza con uno sguardo curioso e incantato, che vortica in un mondo onirico e sospeso, dove ogni gesto e ogni suono diventano
occasione per esplorare ciò che ci rende vivi e vulnerabili, comici e profondi allo stesso tempo. L’intreccio di traiettorie corporee, vibrazioni sonore, spazi vuoti e movimenti genera un’esperienza sensoriale e visionaria che richiama l’essenza della fanciullezza, risvegliando la meraviglia di fronte all’affascinante quanto complesso interrogativo: «Perché?»

Ideazione e regia Caterina Mochi Sismondi
Creazione e performance Michelangelo Merlanti, Jonnathan Lemos
Musica dal vivo e composizione elettronica (a partire da Sequenza V di Berio) Beatrice Zanin
Direzione luci Massimo Vesco
Video e Fonica Andrea Ruta

Adatto per
Teatri e spazi scenici
Festival di circo contemporaneo e arti performative
Rassegne di performing arts
Programmazioni dedicate alla musica sperimentale o alla nuova danza

 

durata Versione duo: 50'; versione solo 20' (L’artista in scena è Jonnathan Lemos)

genere teatrodanza, performance contemporanea, nuovo circo

Goodbye Apocalypse

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Accademia Cirko Vertigo

SPETTACOLO RISERVATO ALLE SCUOLE
È possibile per il genere umano sperare in una redenzione salvifica del suo stesso operato su questo pianeta? A cinque anni dalla scadenza degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, mentre imperversa il dubbio di essere ancora in tempo per realizzarli, le lancette dell’orologio dell’apocalisse stanno sfiorando pericolosamente la mezzanotte. Le proteste, da educate e pacifiche, sono diventate sempre più caustiche. Sullo sfondo di questo scenario apocalittico, continua ad avanzare scalcinata una sparuta compagnia girovaga. Sono saltimbanchi, imbonitori, ridicoli pagliacci e giocolieri che, nonostante le leggi severe che vietano di infondere qualsiasi tipo di speranza nella popolazione, continuano imperterriti a rappresentare il loro spettacolo. D’altronde chi può temere un malconcio carrozzone di ciarlatani? Gli artisti del secondo anno dell’Accademia Cirko Vertigo si confrontano, sotto la guida di Alessandra Simone, con gli indicatori ESG (Environmental Social Governance) e i temi dell’Agenda 2030, dando corpo, tramite l’arte performativa, a tematiche che riguardano tutti noi e l’ambiente.  

con Amelia Arantxa Albatici, Louna Corinna Alriq, Helena Anacleto Botosso, Myrea Cataldo, Anna Dalla Costa, Baptiste Elia Hotz, Gabriele Forlesi, Delyan Furchanov, Pablo Giménez Delgado, Enrico Gippetto, Katherine Morgan Glanville, Josefine Anna Therese Lindevall, Luca Mancini, Luciano Emilio Militello, Davide Partinico, Flor Del Mar Libera Pescetti Favale, Luca Savoldini, Chiara Vannini, Angela Ventulini
regia Alessandra Simone
aiuto alla regia e movimento scenico Juan Esteban Amaya Nivia
equilibri acrobatici Guillermo Hunter Ochoa
supervisione costumi Vladimir Ježić
durata 40 minuti
pubblico
6+
genere circo contemporaneo

 

Goodbye Apocalypse

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Accademia Cirko Vertigo

SPETTACOLO RISERVATO ALLE SCUOLE
È possibile per il genere umano sperare in una redenzione salvifica del suo stesso operato su questo pianeta? A cinque anni dalla scadenza degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, mentre imperversa il dubbio di essere ancora in tempo per realizzarli, le lancette dell’orologio dell’apocalisse stanno sfiorando pericolosamente la mezzanotte. Le proteste, da educate e pacifiche, sono diventate sempre più caustiche. Sullo sfondo di questo scenario apocalittico, continua ad avanzare scalcinata una sparuta compagnia girovaga. Sono saltimbanchi, imbonitori, ridicoli pagliacci e giocolieri che, nonostante le leggi severe che vietano di infondere qualsiasi tipo di speranza nella popolazione, continuano imperterriti a rappresentare il loro spettacolo. D’altronde chi può temere un malconcio carrozzone di ciarlatani? Gli artisti del secondo anno dell’Accademia Cirko Vertigo si confrontano, sotto la guida di Alessandra Simone, con gli indicatori ESG (Environmental Social Governance) e i temi dell’Agenda 2030, dando corpo, tramite l’arte performativa, a tematiche che riguardano tutti noi e l’ambiente.  

con Amelia Arantxa Albatici, Louna Corinna Alriq, Helena Anacleto Botosso, Myrea Cataldo, Anna Dalla Costa, Baptiste Elia Hotz, Gabriele Forlesi, Delyan Furchanov, Pablo Giménez Delgado, Enrico Gippetto, Katherine Morgan Glanville, Josefine Anna Therese Lindevall, Luca Mancini, Luciano Emilio Militello, Davide Partinico, Flor Del Mar Libera Pescetti Favale, Luca Savoldini, Chiara Vannini, Angela Ventulini
regia Alessandra Simone
aiuto alla regia e movimento scenico Juan Esteban Amaya Nivia
equilibri acrobatici Guillermo Hunter Ochoa
supervisione costumi Vladimir Ježić
durata 40 minuti
pubblico
6+
genere circo contemporaneo

 

Goodbye Apocalypse

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Accademia Cirko Vertigo

SPETTACOLO RISERVATO ALLE SCUOLE
È possibile per il genere umano sperare in una redenzione salvifica del suo stesso operato su questo pianeta? A cinque anni dalla scadenza degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, mentre imperversa il dubbio di essere ancora in tempo per realizzarli, le lancette dell’orologio dell’apocalisse stanno sfiorando pericolosamente la mezzanotte. Le proteste, da educate e pacifiche, sono diventate sempre più caustiche. Sullo sfondo di questo scenario apocalittico, continua ad avanzare scalcinata una sparuta compagnia girovaga. Sono saltimbanchi, imbonitori, ridicoli pagliacci e giocolieri che, nonostante le leggi severe che vietano di infondere qualsiasi tipo di speranza nella popolazione, continuano imperterriti a rappresentare il loro spettacolo. D’altronde chi può temere un malconcio carrozzone di ciarlatani? Gli artisti del secondo anno dell’Accademia Cirko Vertigo si confrontano, sotto la guida di Alessandra Simone, con gli indicatori ESG (Environmental Social Governance) e i temi dell’Agenda 2030, dando corpo, tramite l’arte performativa, a tematiche che riguardano tutti noi e l’ambiente.  

con Amelia Arantxa Albatici, Louna Corinna Alriq, Helena Anacleto Botosso, Myrea Cataldo, Anna Dalla Costa, Baptiste Elia Hotz, Gabriele Forlesi, Delyan Furchanov, Pablo Giménez Delgado, Enrico Gippetto, Katherine Morgan Glanville, Josefine Anna Therese Lindevall, Luca Mancini, Luciano Emilio Militello, Davide Partinico, Flor Del Mar Libera Pescetti Favale, Luca Savoldini, Chiara Vannini, Angela Ventulini
regia Alessandra Simone
aiuto alla regia e movimento scenico Juan Esteban Amaya Nivia
equilibri acrobatici Guillermo Hunter Ochoa
supervisione costumi Vladimir Ježić
durata 40 minuti
pubblico
6+
genere circo contemporaneo

 

Goodbye Apocalypse

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Accademia Cirko Vertigo

SPETTACOLO RISERVATO ALLE SCUOLE
È possibile per il genere umano sperare in una redenzione salvifica del suo stesso operato su questo pianeta? A cinque anni dalla scadenza degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, mentre imperversa il dubbio di essere ancora in tempo per realizzarli, le lancette dell’orologio dell’apocalisse stanno sfiorando pericolosamente la mezzanotte. Le proteste, da educate e pacifiche, sono diventate sempre più caustiche. Sullo sfondo di questo scenario apocalittico, continua ad avanzare scalcinata una sparuta compagnia girovaga. Sono saltimbanchi, imbonitori, ridicoli pagliacci e giocolieri che, nonostante le leggi severe che vietano di infondere qualsiasi tipo di speranza nella popolazione, continuano imperterriti a rappresentare il loro spettacolo. D’altronde chi può temere un malconcio carrozzone di ciarlatani? Gli artisti del secondo anno dell’Accademia Cirko Vertigo si confrontano, sotto la guida di Alessandra Simone, con gli indicatori ESG (Environmental Social Governance) e i temi dell’Agenda 2030, dando corpo, tramite l’arte performativa, a tematiche che riguardano tutti noi e l’ambiente.  

con Amelia Arantxa Albatici, Louna Corinna Alriq, Helena Anacleto Botosso, Myrea Cataldo, Anna Dalla Costa, Baptiste Elia Hotz, Gabriele Forlesi, Delyan Furchanov, Pablo Giménez Delgado, Enrico Gippetto, Katherine Morgan Glanville, Josefine Anna Therese Lindevall, Luca Mancini, Luciano Emilio Militello, Davide Partinico, Flor Del Mar Libera Pescetti Favale, Luca Savoldini, Chiara Vannini, Angela Ventulini
regia Alessandra Simone
aiuto alla regia e movimento scenico Juan Esteban Amaya Nivia
equilibri acrobatici Guillermo Hunter Ochoa
supervisione costumi Vladimir Ježić
durata 40 minuti
pubblico
6+
genere circo contemporaneo