Un omaggio a Luciano Berio, Grock e al paradosso dell’esistenza
Sinossi e concept
WHY è un duo di teatrodanza, musica dal vivo e circo contemporaneo, nato come estratto dalla nuova produzione 2025 Heroes di Caterina Mochi Sismondi. Si sviluppa come una riflessione sul concetto di frammentazione e spiazzamento del corpo, dello spazio e del suono. Attraverso il movimento, la voce e la musica, i performer sono alla ricerca di una propria presenza e identità anche attraverso la domanda universale: “Perché?” – lo stesso enigmatico Warum che ispirò Luciano Berio nella composizione della sua celebre Sequenza V per trombone, dedicata a Grock, considerato l’ultimo grande clown della storia. In occasione del centenario di Berio, l’opera intende anche rendere omaggio a un compositore che ha rivoluzionato la sperimentazione e il concetto stesso di genere musicale.
Linguaggi e drammaturgia
Lo spettacolo si muove su un registro multidisciplinare, intrecciando danza, tecniche circensi, comicità poetica e musica dal vivo. Il movimento scenico alterna leggerezza e tensione, costruendo un’atmosfera sospesa tra paradosso, malinconia e stupore in uno spazio che diviene una bolla sospesa, tra passato, presente e futuro.
Il corpo, la voce, il clown
I due performer in scena, attraverso un linguaggio che fonde danza, composizioni vocali e tecniche circensi, indagano le contraddizioni dell’identità sospesa, richiamando la figura emblematica di Grock come rappresentazione dell’umanità frammentata che si ricompone nella continua ricerca di significato. Il clown si trasforma così in allegoria dell’essere umano che sogna, ride, cade, cerca e persiste instancabilmente nella sua domanda fondamentale: «Perché?»
Un viaggio poetico tra comicità e dramma
WHY è una ricerca esistenziale aperta sul significato dell’essere, della creazione e della fragilità e della possibilità di calare la maschera e la corazza che ci protegge. Attraverso una combinazione delicata e potente di danza, tecniche circensi con attrezzi che richiamano per forma la più piccola maschera del mondo, il “naso rosso” quindi una Roue Cyr e le palline della giocoleria, musica e poesia scenica, lo spettacolo conduce il pubblico in un’esperienza visionaria, capace di interrogare e commuovere. Lo spettacolo è un viaggio senza meta, che accoglie il mistero dell’esistenza con uno sguardo curioso e incantato, che vortica in un mondo onirico e sospeso, dove ogni gesto e ogni suono diventano
occasione per esplorare ciò che ci rende vivi e vulnerabili, comici e profondi allo stesso tempo. L’intreccio di traiettorie corporee, vibrazioni sonore, spazi vuoti e movimenti genera un’esperienza sensoriale e visionaria che richiama l’essenza della fanciullezza, risvegliando la meraviglia di fronte all’affascinante quanto complesso interrogativo: «Perché?»